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Oggetto:
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STORIA E CRITICA DELLA TELEVISIONE (LAUREA MAGISTRALE)

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Anno accademico 2011/2012

Codice dell'attività didattica
LET0266
Docente
Paola Pallavicini (Titolare del corso)
Corso di studi
[f005-c501] Laurea magistrale in Filosofia
[f005-c502] Laurea magistrale in Scienze linguistiche
[f005-c506] Laurea magistrale in Comunicazione e culture dei media
[f005-c509] Laurea magistrale in Letterature, filologia e linguistica italiana
Anno
1° anno 2° anno
Periodo didattico
Secondo semestre - seconda parte
Tipologia
Per tutti gli ambiti
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-ART/06 - cinema, fotografia e televisione
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e concettuali per cogliere le dimensioni di storicità che segnano l’azione del medium televisivo. A partire da una critica della tradizione interpretativa che identifica l’azione storica della televisione con l’azione esercitata dai contenuti da essa distribuiti (riconoscendo alla televisione un’azione uniforme e omogenea in ogni cultura e in ogni tempo),  verranno analizzate le relazioni reciproche tra tecnologia, genere e politica che concorrono a definire l’azione storica del medium televisivo.

L’iscrizione al corso è obbligatoria (anche per coloro che non potessero frequentare le lezioni).

La frequenza alle lezioni è caldamente consigliata.

 

The course aims to provide theoretical and conceptual tools useful to grasp historicity dimensions that mark the action of  television medium.

Starting from a critique of the interpretative tradition which identifies television historical action and the action exerted by contents it distributes (asserting an uniform and consistent action in every culture and every age), the course will explore the reciprocal relationships between technology, gender and politics that concur to define the historical action of the television medium.

The course registration is required (even for those who could not attend classes).
Class attendance is strongly recommended.

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Programma

Programma

DALLO ZAP AL CLIC: Soggetti sessuati e Tele-visione tra broadcasting e rete.

Il sistema di rilevazione degli ascolti televisivi AUDITEL si basa, ancora oggi, sul principio della coincidenza tra popolazione nazionale e pubblico televisivo. La possibilità di identificare l’utenza di un medium con l’intera popolazione di una nazione è una caratteristica che è stata storicamente ascritta, tra tutti i media, alla sola televisione e ciò ben prima che ogni abitazione dei paesi industrializzati fosse dotata di un televisore. La storiografia sulla televisione ha a lungo considerato questo aspetto consustanziale al medium  televisivo, riconoscendo in esso il fondamento del suo primato nel sistema dei mezzi di comunicazione di massa e della sua centralità nelle dinamiche della storia politica, economica, sociale, culturale del Novecento.

Oggi la digitalizzazione ha radicalmente trasformato la base tecnologica del medium televisivo svelando come quel primato sia stato storicamente strettamente connesso  alla tecnologia del broadcasting analogico.

Il corso si propone di analizzare alla luce di queste considerazioni  l’attuale competizione tra rete e broadcasting (che sperimentiamo ogni giorno nella scelta tra l’ accendere il televisore o connetterci a internet) ,nei  suoi effetti sulla definizione del medium televisivo  e della sua azione storica,con specifico riferimento all’emersione di nuove pratiche di tele-visione (ovvero, letteralmente, di visione a distanza).

Nella prima parte del corso sarà affrontata:

1) l’analisi delle caratteristiche tecnologiche storicamente ascritte al broadcasting televisivo, sulla base della critica al concetto di tecnologia sviluppata da Akrich e Latour e della critica al concetto di medium sviluppata da McLuhan;

2) l’analisi del differenziarsi storico dell’azione del broadcasting televisivo su uomini e donne, utilizzando come riferimento di base la critica del nesso tra identità sessuale e pratica della sessualità sviluppata dagli studi di genere e dai gay-lesbian-transgender studies;

3)l’analisi del definirsi storico dell’azione del broadcasting televisivo tra sfera pubblica e sfera privata, con specifico riferimento al processo di smantellamento dei monopoli televisivi statali in Europa (anni 70-90) e al mutare delle pratiche domestiche di visione televisiva.

Gli strumenti critici e analitici acquisiti nella prima parte del corso verranno utilizzati nella  seconda parte del corso per un’analisi del caso delle serie televisive mainstream “The L word” (USA 2004-2008) e “Queer as Folk” (USA 2000-2005).

From ZAP to CLIC: Gendered subjects and Tele-vision between broadcast and network technologies

The italian detection system of television ratings AUDITEL is  based, still today, on the principle of coincidence between population and national television audience.

The option to identify the users of a medium with the entire population of a nation is a feature that has historically been ascribed only to television, among all media, and this happened well before that almost each house of the industrialized countries was equipped with a TV set.

Scholars have considered this as a typical issue in television history, consubstantial to television as medium; it has been recognized as the basic element of television historical  primacy in massmedia system and, consequently, of the leading role played by television in many social/economic/political and cultural processes during the XX century.

Today digitalization has radically altered television technological basis, showing how much that primacy was due, historically, to analog aerial broadcast technology.

The course of lessons will analyze the present competition between broadcast and network technologies in the field of television practices, in their effects on new definition of television medium and of its historical action.

Main topics:

1) analysis of technical features historically attributed to the technology of television broadcasting (on the basis of the critique to the concept of Technology developed by Akrich and Latour and the critique to the concept of Medium developed by McLuhan);

2) the historical differentiation of the action of  the broadcasting technology on men and women, using as a baseline the critique to the essential nature of the link between sexual identity and practice of sexuality, developed by gender studies and gay-lesbian-transgender studies;

3) the historic change in the action of broadcasting television technology on the public sphere and private sphere, with specific reference to the process of dismantling in the state television monopolies in Europe (70 - '90) and to changes in domestic practices of television viewing.

Critical and analytical tools acquired in the first part of the course will be used for an analysis of a case study on mainstream television series “The L word” (USA 2004-2008) e “Queer as Folk” (USA 2000-2005). 

Testi consigliati e bibliografia

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1. Il corso

2. Testi obbligatori per tutti (Tot. 300 pagine  circa):

-         Bruno Latour, “Dove sono le masse mancanti? Sociologia di alcuni oggetti di uso comune” (p.81-119) in Alvise Mattozzi (a cura di), Il senso degli oggetti tecnici, Meltemi, 2006 [Ed. or. “Where are the missing Masses? The Sociology of Few Mundane Artefacts” in W.E. Bijker, J.Law, Shaping Technology/Building Society, MIT Press, 1992]

-         Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, 2008 (Prima parte, pp.29-84, e i capitoli:“Radio. Il tamburo tribale” p.268-276 e “Televisione. Il gigante timido” p.277-301) [Ed. or. Understanding Media. The extension of man, New York, McGraw-Hill, 1964]

-         Joan Scott, “Il genere. Un’utile categoria di analisi storica”, in Paola Di Cori, Altre Storie. La critica femminista alla storia, CLUEB, Bologna, 2000 (p.307-347) [ed.or. “"Gender: A Useful Category of Historical Analysis“, American Historical Review, a.91, n.5, 1986]

-         Raymond Williams, Cultura e rivoluzione industriale, Einaudi, Torino, 1968 [Solo “Prefazione”, “Introduzione” e “Conclusioni”: pp. 7-9; 15-23; 349-397] (ed. or. Culture and Society 1780-1950, London 1961)

-         Michel De Certeau e Luce Giard, “L’ordinario della Comunicazione”, M. De Certeau, La presa della parola e altri scritti politici, Meltemi, Roma, 2007 (pp. 141-191) [ed.or. L’ordinaire de la communication,  Paris,1983]

-         “Che fare? La TV dopo la crisi”, Link 8. Numero monografico, Ottobre 2009 (n.5 articoli a scelta)

3. Un testo a scelta tra:

-         Lidia De Rita, I contadini e la televisione. Studio sull'influenza degli spettacoli televisivi in un gruppo di contadini lucani, Bologna, Il Mulino, 1963

-         Richard Hoggart, Proletariato e industria culturale, Officina Edizioni,  Roma, 1970 (ed. or. The Uses of Literacy, London, 1957)

-         Raymond Williams, Televisione. Tecnologia e forma culturale, Editori Riuniti, Roma, 2000  [ed. or. Television, Technology and Cultural Form, London, 1974]

 

Gli/le studenti non frequentanti sostituiranno il corso con il volume:

Aldo Grasso, Massimo Scaglioni, Che cos’è la televisione?, Garzanti, Milano, II ed. 2009 [Solo Parte Seconda e Parte Terza: pp.275 - 464]

Required readings will be published at the beginning of the course and presented during the first lessons



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Note

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Ultimo aggiornamento: 07/04/2014 11:39

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