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Archeologia cristiana e medievale mod. 1

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Anno accademico 2014/2015

Codice dell'attività didattica
da definire
Docente
Paolo de Vingo (Titolare del corso)
Insegnamento integrato
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-ANT/08 - archeologia cristiana e medievale
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

 Il modulo si propone di fornire una conoscenza approfondita delle principali problematiche relative all’archeologia medievale e cristiana in Italia affinchè gli studenti possano acquisire le competenze necessarie per affrontare problemi e tematiche nuove ed essere in grado di elaborare linee di ricerca originali. In questo modo verranno garantite le competenze necessarie per affrontare lo studio e l’interpretazione di materiali e contesti archeologici medievali collegati con una approfondita conoscenza storica degli avvenimenti di riferimento, che gli studenti avranno imparato a conoscere grazie alle lezioni frontali ed alle attività formative specifiche previste dal modulo stesso (seminari di approfondimento in particolare). Il patrimonio museale medievale piemontese, e la sua articolata distribuzione territoriale, implica la necessità di formare specialisti e futuri operatori del settore. Altrettanto importante è garantire la continuità di una tradizione culturale che, per quanto riguarda nello specifico l’archeologia medievale e cristiana a Torino, è pluridecennale. Sulla base di queste due osservazioni, quando il percorso formativo sarà completato (dopo il superamento della prova orale), sarà quindi possibile per gli studenti accedere sia alla ricerca storica-archeologica, sia a tutte quelle attività professionali che comprendono competenze specifiche (scavi, mostre e consulenze di ambito storico-archeologico).

 Detailed knowledge of the main problems in the field of medieval and Christian archaeology in Italy will be presented so that students will acquire the skills required to manage new problems and topics and be able to develop original lines of research. This will guarantee the competencies needed to study and interpret interrelated medieval archaeological materials and contexts based on the use of in-depth historical knowledge of period-specific events that students will have acquired through classroom lessons and special training activities (and specific advanced study seminars in particular). Considering the extensive number of museums with medieval artefacts throughout Piedmont, there is a real need to train  specialists and operators for this sector in the near future. It is just as important to guarantee the continuity of a decades-old cultural tradition and specifically medieval and Christian archaeology in Turin. Based on these two observations, and after completing the training course (and passing an oral examination), students will be able to take part in historical-archaeology research and all those professional activities that require specific skills (excavations, exhibitions and historical-archaeological consulting services).

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Risultati dell'apprendimento attesi

 Al termine del modulo, e previo il superamento della prova orale, gli studenti avranno aumentato le loro conoscenze sulle tematiche aggiornate di questo settore specifico di studio (Archeologia cristiana e medievale), con un significativo approfondimento delle dinamiche storiche medievali e la conoscenza dei singoli materiali provenienti dagli scavi archeologici, avranno migliorato non solo la capacità di usare altri strumenti di conoscenza delle scienze umane (antropologia culturale) ma saranno anche capaci di relazionarsi con altri specialisti di discipline diverse ma complementari a questo ambito culturale (botanica, antropologia fisica, archeometria e Scienze della Terra). Inoltre tutti gli studenti saranno in grado di partecipare ad indagini archeologiche professionali, applicando in modo corretto le tecniche di scavo acquisite (nel corso della partecipazione a scavi controllati), sapendo modularle in rapporto ad ambiti territoriali e cronologici specifici, con cui dovranno interagire, mostrando la capacità di affrontare situazioni complesse ed organizzare insiemi di dati archeologici in forma logica e coerente. Infine dovranno essere in grado di schedare materiale archeologico, disegnato, fotografato e contestualizzato in modo corretto.

 At the end of the module, and after passing an oral examination, students will have increased their knowledge of up-to-date topics in this specific study sector (Christian and medieval archaeology), while also acquiring in-depth knowledge of medieval historical dynamics and of materials from archaeological excavations, they will have improved their ability to use other knowledge-based tools from the field of human science (such as cultural anthropology), they will also be capable of collaborating with other specialists of disciplines that differ from but are complementary to this cultural environment (botany, physical anthropology, archaeometry and Earth Sciences). In addition, all students will be capable of taking part in professional archaeological surveys, correctly applying excavation techniques (acquired during monitored digs), modifying them as required when interacting with specific territorial and chronological environments. This will also demonstrate their ability to manage complex situations and to organise archaeological data in a logical and consistent manner. Finally, they will be able to properly classify archaeological artefacts that are drawn, photographed and contextualised.

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Programma

 Oggi nessuno studioso serio vede nel periodo medievale una tetra antitesi del mondo antico, anche se il concetto di «secoli bui» permane nella storiografia attuale. Tuttavia nel dibattito sul possibile contributo fornito dal mondo antico e da quello medievale a quel fenomeno complesso e problematico che fu la «civiltà europea» medievale persiste la tendenza a contrapporre i due concetti. Purtroppo i «secoli di mezzo» sono tuttora considerati i «parenti poveri», una fase arcaica di miserie, barbarie e superstizione premessa di quella moderna e contemporanea. Agli studenti verranno presentate singole lezioni dove sarà evidenziata la trasformazione dinamica delle culture europee tra antichità e medioevo come conseguenza dei profondi cambiamenti che le aree europee e la penisola italiana, in modo particolare, conobbero dopo la fine dell’impero romano. Si esaminerà il problema di quanto le trasformazioni delle aree europee furono piuttosto conseguenze dirette dei cambiamenti intrinseci già avviati nelle provincie romane, senza che le Grandi Migrazioni dei Popoli abbiano direttamente influito su questi processi, ma nello stesso tempo verranno esaminate le conseguenze per il territorio italiano di un capovolgimento così profondo. Di conseguenza verranno esaminate le nuove forme insediative posteriori alla fine delle ville in Italia centro-settentrionale (villaggi in altura, villaggi fortificati, villaggi in pianura, occupazione di caverne e grotte) la nascita dei complessi episcopali in Italia settentrionale ed in quella meridionale – con particolare attenzione per quelli più importanti (Noli, S. Giusto, Aosta) relativamente ai quali si porranno condizioni culturali per effettuare corrette comparazioni con analoghi esempi nelle aree europee limitrofe (Marsiglia, Lione, Arles). Verranno poi confrontate Ravenna e Roma quali due esemplificazioni di significativi cambiamenti urbani – in particolare per Roma sarà esaminato il caso della Crypta Balbi – mentre oltre al mondo dei vivi si considererà anche il corrispettivo mondo dei morti con tutto quello che comporta lo studio dei rituali funerari altomedievali (identità di genere, status symbol e corredi) nella fase iniziale tardoantica ed in quella di passaggio altomedievale che avrebbe poi portato alla formazione dei cimiteri parrocchiali medievali. Verrà dato ampio spazio anche ai materiali da costruzione e ai cicli produttivi altomedievali in modo che per gli studenti sia più agevole collegare lo sfruttamento delle materie prime, manufatti prodotti ed inserimento delle medesime manifatture nei circuiti commerciali regionali. Infine Toscana ed Italia centro-meridionale fra IX e X secolo, per quanto riguarda villaggi e strutture residenziali verranno esaminate a parte per le loro caratteristiche molto particolari che le differenziano profondamente rispetto al resto della penisola italiana.

 Today, no respectable scholar considers the medieval period to be the gloomy antithesis of the Antique world, even if the concept of «dark centuries» persists in present-day historiography. However, within the debate on the Antique and medieval worlds’ possible contribution to that complex and problematic phenomenon that was the medieval «European civilisation», the tendency to contrast the two concepts remains. Unfortunately, the «middle centuries» are still considered the «poor relatives», an archaic phase of poverty, barbarism and superstition prior to the modern and contemporary period. Students will be given individual lessons that focus on the dynamic transformation of the European cultures between Antiquity and the Middle Ages as a consequence of the profound changes that the European areas, and Italy in particular, underwent after the fall of the Roman Empire. The lessons will include an analysis to determine to what extent the transformations of the European areas were the direct consequence of the intrinsic changes that had already occurred in the Roman provinces, without considering the direct influence that the Great Migrations of Peoples might have had on these processes. This analysis will also focus on the effects of such an extensive upheaval on the Italian peninsula. Consequently, the lessons will concentrate on the new settlement forms that arose after the end of the villas in central-northern Italy (hillside, fortified and lowland villages, occupation of caves and grottos), and on the birth of Episcopal complexes in northern and southern Italy, with particular attention concentrated on the more important sites (Noli, S. Giusto, and Aosta) relative to which the cultural conditions will be posed to carry out a proper comparison with similar examples in bordering European areas (Marseilles, Lyon, Arles). Then Ravenna and Rome will be compared as two examples of significant urban changes and, for Rome in particular, the analysis will focus on the Crypta Balbi. In addition to the world of the living, the course will also examine the corresponding world of the dead, with everything that the study of early medieval funerary rites entails (gender identity, status symbols and grave goods) as regards the initial part of the Late Antique phase and the early medieval transitional phase that led to the formation of medieval parochial cemeteries. Discussions will also focus on construction materials and on early medieval production cycles to facilitate students’ understanding of the use of raw materials, the artefacts produced and how such goods were introduced into regional trade systems. Finally, a separate analysis will focus on Tuscany and central-southern Italy between the 9th and 10th centuries, for what concerns villages and residential structures, considering how significantly these areas differed in terms of their specific characteristics from the rest of the Italian peninsula.

Testi consigliati e bibliografia

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G.P. Brogiolo, A. Chavarría Arnau, Aristocrazie e campagne nell’Occidente da Costantino a Carlo Magno, Firenze, 2005.

M. Valenti, L’insediamento altomedievale nelle campagne toscane. Paesaggi, popolamento e villaggi tra VI e X secolo, Biblioteca del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, 10, Firenze, 2004.

F. Saggioro, Trasformazioni e dinamiche dell’insediamento nella Pianura veronese occidentale (secoli V-X), in Campagne medievali. Strutture materiali, economia e società nell’insediamento rurale dell’Italia settentrionale (VIII-X secolo), Atti del Convegno, Nonantola (Mo), San Giovanni in Persiceto (Bo), 14-15 marzo 2003, a cura di S. Gelichi, Documenti di Archeologia, 37, Mantova, 2004, pp. 81-100.

G.P. Brogiolo, Risultati e prospettive della ricerca archeologica sulle campagne altomedievali italiane, Dopo la fine delle ville: le campagne dal VI al IX secolo, 11° Seminario sul Tardo Antico e l’AltoMedioevo, Gavi, 8-10 maggio 2004, a cura di G.P. Brogiolo, A. Chavarría Arnau, M. Valenti, Documenti di Archeologia, 40, Mantova, 2005, pp. 7-17.

F. Bulgarelli, A. Frondoni, G. Murialdo, Dinamiche insediative della Liguria di Ponente tra tardoantico e altomedioevo, in Dopo la fine delle ville: le campagne dal VI al IX secolo, 11° Seminario sul Tardo Antico e l’AltoMedioevo, Gavi, 8-10 maggio 2004, a cura di G.P. Brogiolo, A. Chavarría Arnau, M. Valenti, Documenti di Archeologia, 40, Mantova, 2005, pp. 136-148.

P. de Vingo, Le village de Noli en Ligurie occidentale entre l’Antiquité tardive et le Haut Moyen Âge, in Archéologie Médiévale, tome 40, 2010, pp. 89-114.

M. De Jong, P. Erhart, Monachesimo tra i Longobardi e i Carolingi, in Il futuro dei Longobardi. L’Italia e la costruzione dell’Europa di Carlo Magno, a cura di C. Bertelli, G.P. Brogiolo, Milano, 2000, pp. 105-128.

A. Chavarría Arnau, Archeologia delle chiese. Dalle origini all’anno Mille, Roma, 2011.

P. de Vingo, Églises baptismales, églises et chapelles funéraires dans les zones rurales de la Ligurie occidentale aux premiers siècles du haut Moyen Âge, in Esglésies rurals a Catalunya entre l’Antiguitat I l’Edat Mitjana (segles V-X), Atti della Tavola Rotonda, Esparraguera–Montserrat, 25-27 ottobre 2007, a cura di O. Achón, P. de Vingo, T. Juárez, J. Miquel, J. Pinar, Bologna, 2011, pp. 125-159.

P. de Vingo, Metallurgical handcraft among western German population between the VIth and the VIIth centuries: handicraft working, manufacturing and decorative techniques, in Archaeometallurgy in Europe, Proceedings, I, Milano, 24-26 settembre 2003, Milano, 2003, pp. 607-616.

P. de Vingo, Woodworking in the early Middle ages in central and northern Europe: production and processing techniques of handmade articles, in Actes du XIVème Congrès de l’Union Internationale des Sciences Préhistoriques et Protohistoriques, Archéology et Histoire du Moyen Âge, Université de Liège, 2-8 settembre 2001, a cura di A. Dierkens, J. de Meulemeester, BAR International Series 1355, Oxford, 2005, pp. 49-55.

P. de Vingo, Le travail d’os, de la corne et de l’ivoir animaux au cours des premiers siècles du Haut Moyen Âge. Quelques exemples de nouvelles productions du royaume franc, in Archéologie Médiévale, tome 39, 2009, pp. 17-30.

P. de Vingo, Le relazioni commerciali tra il periodo romano e la dominazione bizantina della Liguria, in Il Tesoro svelato. Storie dimenticate e rinvenimenti straordinari riscrivono la storia di Noli antica, Catalogo della mostra, Noli, 8 luglio-16 settembre 2007, a cura di A. Frondoni, Genova, 2007, pp. 62-69.

E. Cirelli, Ravenna: archeologia di una città, Firenze, 2008.

L. Vendittelli, La Crypta Balbi e la Forma urbis marmorea. Osservazioni dai dati dei nuovi scavi, in Bollettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, CIX, 2008, pp. 191-197.

R. Santangeli Valenzani, Edilizia residenziale in Italia nell’altomedioevo, Roma, 2011.

L. Paroli, Mondo funerario, a cura di G.P. Brogiolo, A. Chavarría Arnau, I Longobardi. Dalla Caduta dell'impero all'alba dell'Italia, Milano, 2007, pp. 203-209.

C. La Rocca, Segni di distinzione. Dai corredi funerari alle donazioni post-obitum nel regno longobardo, in L’Italia centro-settentrionale in età longobarda, a cura di L. Paroli, Firenze, 1997, pp. 31-54.

C. La Rocca, I rituali funerari nella transizione dai Longobardi ai Carolingi, Il futuro dei Longobardi. L’Italia e la costruzione dell’Europa di Carlo Magno a cura di C. Bertelli, G.P. Brogiolo, Milano, 2000, pp. 50-53.

C. La Rocca, Storia di genere e archeologia dell’altomedioevo: note sul dibattito europeo, in Archeologia e Società tra Tardo Antico e Alto Medioevo, 12° Seminario sul Tardo Antico e l’Alto Medioevo, Padova, 29 settembre-1 ottobre 2005, a cura di G.P. Brogiolo, A. Chavarría Arnau, Documenti di Archeologia, 44, Mantova, 2007, pp. 265-278.

 

C. Kelly, Ruling the Later Roman Empire, Harvard, 2004.

Julia M.H. Smith, Europe after Rome. A New Cultural History 500-1000, Oxford, 2005.

H. Williams, Death and Memory in Early Medieval Britain, Cambridge, 2006.

B. Effros, Uncovering the Germanic Past, Oxford, 2012.

H. Hamerow, Rural Settlements and Society in Anglo-Saxon England, Oxford, 2012.

J.F. Kershaw, Viking Identities, Oxford, 2013.



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Note

 È previsto lo svolgimento di attività professionalizzanti che comprendono ricerche di superficie organizzate secondo le più moderne metodiche di programmazione, partecipazione controllata a scavi archeologici (tecnica di scavo, rilievo archeologico informatizzato e digitale), riprese fotografiche, laboratorio di schedatura di materiale archeologico (lavaggio, siglatura, prima inventariazione e disegno), restauri ed allestimenti espositivi, costituzione di reti e banche dati. In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Liguria è prevista la partecipazione a stages formativi sui materiali provenienti dagli scavi ministeriali. Verranno segnalate infine, in base agli interessi dei singoli studenti, Università europee dove sia possibile svolgere programmi ERASMUS (Tours, Barcellona) con moduli didattici nei quali questa disciplina (Archeologia Medievale e Cristiana) sia insegnata con programmi di apprendimento specifici.

 Activities designed to enhance professional skills will also be carried out. These include surface research using the most modern organisational methods, monitored participation in archaeological digs (excavation techniques, computerised and digitalised archaeological measurements), photographic documentation, archaeological materials classification lab (cleaning, labelling, initial inventory and drawing), restoration, exhibition preparation as well as the creation of networks and databases. Students will also be able to take part in training activities with the Archaeological Authority of Liguria involving artefacts from ministerial excavations. Finally, based on their specific interests, students will be referred to those European universities offering ERASMUS programmes (Tours, Barcelona) that implement specific learning modules to teach this discipline (Medieval and Christian Archaeology).

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Ultimo aggiornamento: 19/04/2016 16:45

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